Sulmona, 1 marzo 2022 – Ieri, lunedì 28 febbraio, si è riunito il direttivo della Uilm della Marelli di Sulmona. La riunione si è aperta esprimendo solidarietà al popolo Ucraino e condannando fermamente l’azione militare messa in atto dalla Russia. Nel merito delle questioni sindacali, il direttivo ha fatto una disamina sul contesto generale e sulle preoccupazioni e criticità derivanti dalle condizioni del mercato automotive con una forte riduzione di volumi, situazione aggravata negli ultimi due anni dalla pandemia, la carenza di semiconduttori che ha ridotto se non fermato intere linee di produzione nonché il processo di transizione energetica e tecnologica che ormai interessa tutti i produttori del mondo del settore automotive.
“Marelli – è stato detto - essendo fornitore del settore deve inevitabilmente organizzarsi e governare questa nuova sfida globale”. Dei 550 esuberi annunciati dalla società nei siti italiani per riorganizzazione, sono stati scongiurati i licenziamenti coatti con il confronto sindacale e sono stati raggiunti dalle organizzazioni sindacali nazionali due accordi: uscite incentivate e contratto di espansione (da ratificare al Ministero del Lavoro), solo su base volontaria. “Nel sito di Sulmona – è il parere della Uilm - sicuramente ci saranno delle adesioni, ma non numeri importanti. Pertanto, si invitano le lavoratrici e lavoratori interessati a contattare le rsa ed il patronato Uil per l’assistenza”.
In questo scenario, in continua evoluzione e forti riorganizzazioni, l’assegnazione del rinnovo contrattuale per ulteriori cinque anni di tutte le attività del Ducato, ha creato una condizione fondamentale per il sito Marelli di Sulmona. Tuttavia, permangono delle difficoltà nella gestione della cassa integrazione, strumento che ormai da diverso tempo interessa lavoratrici e lavoratori di Sulmona: in particolare, permangono criticità per quei lavoratori che svolgono i 18 e 20 turni. Per questo, il direttivo dà mandato alla rsa per confrontarsi con l’azienda per equilibrare il più possibile i giorni di cassa integrazione e soprattutto monitorare gli investimenti annunciati.
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